
Durante l’Hot Chips 2025, NVIDIA ha sorpreso il settore tecnologico presentando il rivoluzionario GB10 “Grace Blackwell”. Questo superchip, con un design multi-die compatto, unisce la potenza dei datacenter alla praticità di una workstation desktop. Fin dai primi istanti dell’evento, il GB10 ha catturato l’attenzione degli esperti grazie alla sua architettura innovativa e alle tecnologie avanzate impiegate, promettendo prestazioni impareggiabili.
Il chip si distingue per l’adozione di un processo produttivo a 3 nm, realizzato da TSMC, che consente di integrare in un unico pacchetto un die CPU e un die GPU. Tale scelta progettuale apre nuove frontiere, combinando efficienza energetica e potenza di calcolo in un formato ridotto, ideale per ambienti professionali e di alta intensità computazionale.
Contesto e Presentazione alla Hot Chips 2025
L’Hot Chips è da sempre un appuntamento fondamentale per il settore hardware, dove le aziende più innovative presentano le loro ultime novità. Durante l’edizione del 2025, NVIDIA ha utilizzato questo importante palcoscenico per svelare il GB10 “Grace Blackwell”, destinato a rivoluzionare il concetto di workstation desktop. L’annuncio ha suscitato grande interesse grazie alla combinazione di aspetti tecnici sorprendenti e al potenziale di ridisegnare le modalità operative nei datacenter.
NVIDIA ha definito il GB10 come un vero “gateway” per ambienti di lavoro ad alta intensità computazionale. Integrando il DGX Base OS e la propria suite AI, il chip è progettato per scalare facilmente le prestazioni su sistemi di fascia alta, collegandosi a infrastrutture più potenti o sfruttando soluzioni cloud. Questa proposta ibrida segna un cambio di paradigma, avvicinando il mondo dei datacenter a quello delle workstation desktop.
Dettagli Tecnici: Architettura e Prestazioni del GB10
Al centro del GB10 risiede un’architettura all’avanguardia, studiata per garantire prestazioni elevate. La sezione CPU è basata su 20 core Arm v9.2, organizzati in due cluster da 10 core ciascuno. Ogni cluster è supportato da una cache L3 condivisa da 16 MB, per un totale di 32 MB, mentre ogni core dispone di una cache L2 privata, ottimizzando i tempi di accesso e la reattività del sistema.
Il sistema di memoria utilizza invece una configurazione unificata LPDDR5X-9400 su un bus a 256 bit, capace di supportare fino a 128 GB di RAM e garantire una larghezza di banda grezza di circa 301 GB/s. Queste specifiche rendono il GB10 una soluzione ideale per applicazioni che devono gestire grandi quantità di dati con rapidità ed efficienza.
- CPU: 20 core Arm v9.2 suddivisi in due cluster, con 32 MB di cache L3 totale.
- Memoria: Tecnologia LPDDR5X-9400 su bus a 256 bit, supporto fino a 128 GB e 301 GB/s di banda.
- GPU: Configurazione ottimizzata per operazioni a bassa potenza, con circa 31 TeraFLOPS per operazioni FP32 e 1,000 TOPS in formato NVFP4, oltre a 6,144 core CUDA.
- Connettività: Link inter-die C2C che offre una banda aggregata di circa 600 GB/s, supporto per PCIe Gen 5, NVMe e dispositivi di rete tramite ConnectX-7 NIC.
La GPU, appositamente progettata in una configurazione Blackwell scalata, non solo assicura prestazioni elevate grazie ai numerosi core CUDA, ma integra anche una cache L2 da 24 MB che funge da livello di cache superiore condiviso con la CPU. Il tutto è realizzato con un TDP di circa 140 W, un valore che equilibra potenza e controllo dei consumi energetici, fondamentale per applicazioni professionali ad alta intensità computazionale.
Impatto sul Mercato e Potenzialità Future
Il lancio del GB10 “Grace Blackwell” rappresenta un momento rivoluzionario nel panorama delle soluzioni hardware. Grazie a questa innovativa architettura, NVIDIA non solo risponde alle esigenze delle applicazioni più esigenti nei datacenter, ma apre anche la strada a future soluzioni per il mercato consumer.
Il sistema DGX Spark, basato sul GB10, è stato presentato come una workstation gateway in grado di eseguire localmente la suite AI di NVIDIA, pur scalando le prestazioni su infrastrutture di livello superiore. Con un prezzo di riferimento di 3.999 dollari, questo dispositivo offre accesso a tecnologie avanzate, rendendo dispute carichi di lavoro AI e machine learning più accessibili anche a realtà di dimensioni medio-piccole.
Un aspetto particolarmente interessante riguarda il futuro: NVIDIA ha anticipato che la stessa configurazione CPU/GPU adottata nel GB10 sarà impiegata nei prossimi chip N1 e N1x, destinati a dispositivi consumer come laptop e workstation di fascia alta. Questo passaggio potrebbe portare a una vera democratizzazione delle performance da datacenter, permettendo a un numero sempre maggiore di utenti di beneficiare di tecnologie di livello superiore in formati più compatti e portatili.
Reazioni del Settore e Prospettive Future
Il settore ha accolto il lancio del GB10 con entusiasmo e attenzione. Gli esperti sottolineano come l’integrazione fluida tra CPU e GPU, assieme a un collegamento inter-die da 600 GB/s, rappresenti un salto qualitativo rispetto alle architetture delle precedenti generazioni, spesso caratterizzate da limitazioni in termini di latenza e gestione dei dati.
Inoltre, la scelta di mantenere un TDP contenuto a circa 140 W, senza sacrificare le prestazioni, si configura come un punto di forza strategico, soprattutto in un’epoca in cui l’efficienza energetica è diventata una priorità per i data center e le applicazioni professionali. Questa combinazione di prestazioni e sostenibilità energetica pone le basi per numerose applicazioni innovative, dalla grafica avanzata al calcolo scientifico, fino alle applicazioni in realtà virtuale e gaming.
La capacità del GB10 di gestire contemporaneamente calcolo e grafica, grazie anche alla presenza di uscite video multiple (inclusi DisplayPort e HDMI 2.1a) e funzionalità di sicurezza e virtualizzazione, fa intravedere nuove possibilità per il futuro delle workstation. Gli analisti prevedono che questa tecnologia possa non solo migliorare l’esperienza nei contesti professionali ma anche ridisegnare il mercato consumer, rendendo accessibili prestazioni elevate anche in dispositivi di uso quotidiano.
FAQ: Domande Frequenti sul GB10
1. Qual è la principale innovazione del GB10?
Il GB10 integra in un unico pacchetto un die CPU e un die GPU, utilizzando una tecnologia a 3 nm e un collegamento C2C che garantisce prestazioni elevate e un’efficienza energetica ottimale.
2. Quando sarà disponibile il sistema DGX Spark basato sul GB10?
NVIDIA ha annunciato il DGX Spark con un prezzo di riferimento pari a 3.999 dollari; tuttavia, la data esatta di rilascio è ancora da definire.
3. In che modo il GB10 influenzerà il mercato delle workstation?
Grazie al suo design compatto e alle prestazioni di livello datacenter, il GB10 sta aprendo la strada a workstation più efficienti, sia per ambienti professionali che per applicazioni consumer nei futuri chip N1/N1x.
4. Quali sono le differenze principali rispetto ai precedenti chip NVIDIA?
Il GB10 si distingue per la sua architettura multi-die, l’impiego di 20 core Arm v9.2 con cache ottimizzata e una GPU con 6,144 core CUDA, fattori che lo rendono significativamente più performante e versatile rispetto alle generazioni precedenti.
Conclusione: Il nuovo GB10 “Grace Blackwell” di NVIDIA segna un importante passo avanti nel mondo dei superchip, combinando innovazione tecnologica, prestazioni da datacenter e un design compatto. Con applicazioni che spaziano dalle workstation professionali ai futuri dispositivi consumer, questo chip promette di ridefinire gli standard di performance e affidabilità. Condividi la tua opinione nei commenti!




